Best Practices: SEO Copywriting


Un SEO Copywriting di Qualità? Ecco le Best Practices

 

Scrivere contenuti di qualità è un'attività sempre più fondamentale per avere successo nel web.

Le aziende e i professionisti che decidono di investire nel web marketing per dare un boost al proprio business si affidano sempre più a SEO Copywriter preparati e creativi per la produzione di testi accattivanti che godono di elevata visibilità e buon numero di condivisioni, e spingono gli utenti a effettuare azioni significative, come la compilazione di form di contatto o acquisti online.

Bisogna sfatare subito un mito, però: il SEO Copywriting non garantisce da solo visibilità immediata, ma contribuisce al raggiungimento di posizioni di vertice nella SERP di Google, se inserito in una precisa strategia SEO che inizia con la definizione dell'architettura del sito web.

Pretendere di raggiungere la prima pagina dei risultati di ricerca solo con articoli persuasivi e dotati del corretto markup html è un'assurdità: non è il post in sé a determinare il Ranking, ma il contesto dentro il quale esso si colloca.

Ad ogni modo, nel 2016, nessuna agenzia SEO può prescindere dalla produzione di contenuti di qualità per i siti web dei propri clienti.

Ecco quindi un metodo e 5 best practices per un SEO Copywriting efficace e vincente:

 

1. Studio dell'Architettura del Sito e dell'Ambito di Riferimento

 

Affinché un articolo possa fregiarsi del titolo di "Contenuto di Qualità", occorre una preparazione teorica molto rigorosa sull'ambito di riferimento del proprio cliente e soprattutto sui concetti proposti nel suo sito internet.

Google è sempre più in grado di riconoscere la qualità di ogni contenuto indicizzato e testi che contengono solo un'accozzaglia di parole chiave, senza capo né coda, non potranno mai pretendere di ottenere il successo in Rete.

Per trasmettere valore aggiunto al sito web, ogni testo deve avere coerenza all'interno dell'architettura nella quale esso viene a collocarsi e deve essere dotato di tutti i requisiti di qualità che regolano universalmente ogni scritto: correttezza formale, ortografica e sintattica, incisività, attualità, piglio e spessore cognitivo: il marketing olistico insegna, tra le altre cose, proprio questo.

 

2. Definizione di Target e Obiettivi

 

Dopo aver curato la sfera della preparazione teorica, un SEO Copywriter professionista deve dedicarsi alla definizione di target e obiettivi.

A chi interessa ciò che scrivo? Qual è il mio pubblico di destinazione? A chi intendo rivolgermi? Quali sono i concetti che voglio comunicare? Perché ritengo di doverli esprimere? Qual è l'azione che cerco di suscitare in chi mi legge?

Queste sono le domande fondamentali che devono precedere ogni esercizio di comunicazione. Conoscere il proprio target e fissare da subito i propri obiettivi sono le due conditio sine qua non del Copywriting. Rispettiamole, pertanto.

 

3. L'Analisi delle Parole Chiave

 

Dopo aver studiato con il SEO Specialist l'architettura di un determinato sito web e impostati target e obiettivi, il SEO Copywriter può dedicarsi alla produzione dei contenuti richiesti.

Prima di iniziare a scrivere, devo però compiere un'altra operazione preliminare, anzi l'Operazione con la O maiuscola, quella che differenzia il SEO Copywriting dal semplice Copywriting: un'analisi delle Parole Chiave da usare.

Per farlo, può contare su uno strumento molto importante: lo Strumento di Pianificazione delle Parole Chiave di Google AdWords. Questo strumento si trova all'interno della piattaforma di advertising di Big G ed è del tutto gratuito.

Se si ha già un Account Google AdWords (magari perché si ha avuto esperienza di Gestione Campagne AdWords), basta solo loggarsi e il gioco è fatto. Altrimenti, ci si dovrà iscrivere al programma pubblicitario di Google e completare i quattro passaggi richiesti, ovviamente con una "finta" Campagna da rimuovere immediatamente prima di generare costi.

Analisi Parole Chiave

Una volta dentro l'ambiente AdWords (e rimossa la "finta" Campagna, mi raccomando!) all'interno degli Strumenti, troverete quello di Pianificazione delle Parole Chiave: inserendo i concetti chiave che voi ipotizzate di usare nel testo, il Keyword Planner vi restituirà i loro Volumi di Ricerca (il numero medio di ricerche mensili che coinvolgono quei termini) e il costo medio per clic che essi avrebbero in un'ipotetica Campagna a Pagamento sulla Search di Google. Il costo medio è sintomatico del livello di competizione relativo alle diverse Parole Chiave: le Keyword con i costi più alti sono quelle maggiormente redditizie, quelle che hanno un valore economico più importante.

Produrre un articolo con Parole Chiave molto ricercate e al tempo stesso "competitive" è il traguardo ideale di ogni SEO Copywriter.

Inoltre, il Keyword Planner vi restituisce anche una lista di Parole Chiave affini a quelle da voi inserite, permettendovi di scoprire altri importanti termini da usare durante la produzione dei vostri contenuti.

Qui sotto un esempio di ciò che visualizzerete:

SEO Copywriting: Parole Chiave

Se non avete voglia e/o tempo di iscrivervi alla piattaforma pubblicitaria Google AdWords e di usare lo Strumento di Pianificazione delle Parole Chiave di Google, ci sono comunque altre alternative gratuite per voi: questo articolo di Web House ne indica alcune!

 

4. Keyword Proximity, Keyword Prominence e Keyword Density
(Prossimità, Prominenza e Densità di Parole Chiave)

 

Una volta scelte le Parole Chiave da usare nell'articolo, si può iniziare la scrittura del testo vero e proprio: è a questo livello che entrano in gioco tre concetti fondamentali, la Keyword Proximity, la Keyword Prominence e la Keyword Density.

La Keyword Proximity (Prossimità di Parole Chiave) indica la creazione nel testo di aree di concentrazione di una determinata Parola Chiave e di sue possibili variazioni (sinonimi, correlati e affini), che trasmettono sia all'utente, che soprattutto al motore di ricerca l'impressione di trovarsi di fronte a nuclei semantici ben definiti, che favoriscono l'ottimizzazione per quella/e determinata/e Keyword.

La Keyword Prominence (Prominenza della Parola Chiave) indica la necessità di dare alla Parola Chiave una posizione di prominenza all'interno del testo, ovvero all'inizio di un capoverso, di un titolo o delle varie headline. Vari studi convengono sul fatto che questo sia un criterio SEO fondamentale.

La Keyword Density (Densità della Parola Chiave) indica la best practice di ripetere nel testo la/e Parola/e Chiave/i principali, senza naturalmente eccedere. Fortunatamente, siamo ben lontani dalla SEO primordiale che tendeva a ripetere in modo ottuso e un po' dappertutto le Keyword, ingannando il motore di ricerca e soprattutto svilendo la qualità dei contenuti per il web.

Però, far ritrovare agli spider di Google diverse occorrenze delle Parole Chiave principali è sicuramente uno dei primi fattori di ottimizzazione.

 

5. Controllo Finale: Linking Interno, Meta e Scelta del Titolo

 

Terminata la stesura del suo testo, il SEO Copywriter deve assolutamente ricontrollare ciò che ha scritto: non tanto (o meglio, non solo) per correggere gli errori, ma soprattutto perché è dalla rilettura che derivano gli spunti per il linking con altri contenuti presenti all'interno del sito web, per la scelta dei meta e soprattutto per quella del titolo da dare al proprio articolo.

Nel mio articolo SEO Copywriting: Che Cos'è? A Cosa Serve? ho illustrato gli aspetti tecnici della professione del SEO Copywriter. Rimando alla lettura di quel testo per tutto ciò che riguarda la presentazione dei tag e del markup html fondamentali.

Qui mi basta solo sottolineare che è in questa fase, in quella del "controllo finale", che il SEO Copywriter deve mettere in mostra la sua tecnica e formattare il testo in html con i tag principali, scegliere il title e procedere con il linking interno, secondo l'architettura del sito.

Una volta fatto questo, arriva il momento dell'ultima best practice, che consiglio in modo primario a tutti i SEO Copywriter o aspiranti tali: farsi riconoscere economicamente dalla propria agenzia di web marketing la propria parte di merito nel processo di ottimizzazione. Che, visto quanto detto sopra, non è assolutamente da trascurare...

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